Ci sono piccole cose che ogni giorno ci ridanno il senso della nostra vita.
Non voglio dimenticarle e farle confluire in un flusso indistinto di eventi, un flusso che prende il colore del mood della giornata … ogni evento è prezioso e va separato dagli altri perché ha un suo valore.
Non voglio confluisca in una “media”…
Giorno: 16 novembre 2015
I GIORNI IN CUI FACCIAMO TANTE COSE CI LASCIANO QUALCOSA?
Quale sorriso meraviglioso e vispo negli occhi di una ragazzina con esiti di una paralisi cerebrale infantile che ho visto oggi! Lotta contro i problemi motori, le distonie, la disartria, …ma vuole fare l’università.
E dopo ogni distonia che le interrompe il discorso per alcuni lunghi secondi lo riprende..e ripete..non infastidita..il messaggio che voleva donarti. Le sue piccole cose sono un dono grande per me che ascolto e cerco di capire, di carpire ogni suono trasformandolo in significato.
Mi viene sempre in mente la parabola dei talenti.
Lei non li seppellirà sicuramente. Anzi! ogni occasione è stata e sarà generatrice di impegno, di sforzo, di sovrumana fiducia nella vita. Per assaporare ogni pezzetto di cielo. Senza farsi domande. Dove ogni istante ha valore.
E io come posso ricambiare questo dono? Le sorrido teneramente. Dentro di me ringrazio per questa lezione di vita. E vorrei esserle utile perché il suo cielo si espanda. E il suo sguardo, birichino ed adulto insieme, si posi su questo mondo, ridandogli la misura di ciò che è importante, perché questo e il dono che ha fatto a me.
“CIÓ MI CIÓ TI” OVVERO DEL SISTEMA CLIENTELARE VENETO
- Scena 1: all’esposizione della mia preoccupazione circa il futuro della professione
e gli inganni delle normative, la domanda di una collega è stata: ma ti candidi all’ordine degli psicologi o altro? Come se non esistesse un puro interesse per la professione ma solo un egoistico interesse personale..
- Scena 2: mi reco in Regione, all’uscita della applicazione della legge 170 sui DSA (Disturbi specifici di Apprendimento) e alle evidenti storture ed implicazioni ivi presenti per segnalarle a un dirigente regionale. In base a queste “storture” segnalo che erroneamente si blocca la diagnosi dei Dsa e si confonde con la certificazione … la risposta “ma non possiamo mica dire loro che hanno sbagliato!” eh no..quando sbaglia il “sistema” non si può fare nulla! Alla segnalazione di quanto inappropriato e pericoloso possa essere un sistema dove alcuni professionisti (privati) magari con ventennale esperienza, devono veder approvate le proprie diagnosi e convalidate e verificate da altri professionisti ULSS dei quali formazione e curriculum non abbiamo mai visto…la risposta? “Si faccia benvolere da qualche Ulss …sia carina” … ovvero si prostituisca…