- Scena 1: all’esposizione della mia preoccupazione circa il futuro della professione
e gli inganni delle normative, la domanda di una collega è stata: ma ti candidi all’ordine degli psicologi o altro? Come se non esistesse un puro interesse per la professione ma solo un egoistico interesse personale..
- Scena 2: mi reco in Regione, all’uscita della applicazione della legge 170 sui DSA (Disturbi specifici di Apprendimento) e alle evidenti storture ed implicazioni ivi presenti per segnalarle a un dirigente regionale. In base a queste “storture” segnalo che erroneamente si blocca la diagnosi dei Dsa e si confonde con la certificazione … la risposta “ma non possiamo mica dire loro che hanno sbagliato!” eh no..quando sbaglia il “sistema” non si può fare nulla! Alla segnalazione di quanto inappropriato e pericoloso possa essere un sistema dove alcuni professionisti (privati) magari con ventennale esperienza, devono veder approvate le proprie diagnosi e convalidate e verificate da altri professionisti ULSS dei quali formazione e curriculum non abbiamo mai visto…la risposta? “Si faccia benvolere da qualche Ulss …sia carina” … ovvero si prostituisca…
- Scena 3: dopo la chiusura della possibilità di timbro di diagnosi da parte delle Asl venete una professionista psicologa mi rivela prima di aver svolto diverse valutazioni gratis in Ulss per avere timbro poi e pazienti in invio per trattamento … poi … quando sono stati chiusi i timbri mi rivela, molto orgogliosa, di aver avuto la concessione da quell’Ulss del timbro in virtù dei suoi buoni rapporti…riportando orgogliosa questa cosa a un politico regionale ne avrebbe avuto pure la conferma “fanno bene!”
- Scena 4: Conferenza pubblica sui Dsa. Una insegnante si lamenta di aver inviato una bambina in ulss che dice che non la vedrà finché non arriva una tirocinante per farle la scala wisc di intelligenza! Tanto per essere chiari: un tirocinante non ha l’abilitazione per esercitare la professione, non ha le competenze, non deve sostituire personale strutturato se non assunto dall’azienda sanitaria …altrimenti c’è sfruttamento di lavoro in nero…e la gente paga per una prestazione resa gratuitamente da personale non competente come se fosse professionale…un bell’inganno…no? Come andare in salaoperatoria e sentire quello che ti deve operare che chiede: è questo o quest’altro strumento? Oppure: incido qui o qui? La follia è che questi 5_ 6 reati…sembrano perfettamente legittimi e scontati…è l’asl a farli!!!! È di questi giorni la denuncia del reparto di ginecologia ospedale di padova in cui c’erano solo tirocinanti…e il personale dipendente pubblico cosa stava facendo? La libera professione?Tutto normale…in un sistema a due pesi e due misure..Tutto normale in un sistema clientelare…