Sono in ospedale, fuori da una sala chirurgica ed aspetto. Oltre a pregare mi sovvengono questi pensieri legati all’essere grati… che strana cosa…
Ricordarsi di ringraziare chi ci ha dato qualcosa arricchendoci ci dà energia e ci concilia con la vita facendoci ricordare ciò che di buono c’è negli esseri umani, ovvero quello che tendiamo talvolta a dimenticare a favore dei rancori e dei torti. Mia mamma mi ricorda e si ricorda sempre di tutte le persone che le vogliono bene e che l’hanno aiutata. Non avendo avuto una vita facile, ma non avendo mai smesso di lottare, questo mi fa riflettere.
Io a chi sono grata?
¤ A mia mamma per:
– Condotta morale: perché i suoi consigli spesso estremi e fonte di scontro sempre, mi inducono poi a una riflessione dentro di me rivelando sempre una base di utilità e di guida morale
-Farsi coraggio: perché nell’accettare le disgrazie della vita ha sempre avuto fede in un Dio che l’ha sempre aiutata. Mi ha spinta sempre a superare la rabbia e la frustrazione assumendomi tutta la responsabilità sia di agire che, punto debole per me, accettare, eventi ma anche le altre persone, così come sono
-ricordarmi di dividere le cose e affrontarle una alla volta, anche se non la ascolto
-passare dal pianto al riso e alla battuta con naturalezza
-perché tenta di insegnarmi il perdono
-perché tenta di insegnarmi la fiducia nonostante venga spesso tradita
-perché mi ha insegnato il senso del dovere e la disciplina nonché la perseveranza
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