La nostalgia di quello che è stato.
Quanti ricordi di anni fa si affacciano oggi alla memoria. Cose scontate, attese, come la nevicata invernale, la comparsa delle prime formiche che annunciavano la primavera, le violette, riti e luci e odori che si ripetevano di anno in anno.
E oggi li sento fuggire perché è infranta la regola di ciò che è, di ciò che sarà.
L’Oggi perde i ricordi del passato perché lontani e non si nutre di aspettative sul futuro visto che neppure su neve e formiche possiamo contare. Nessun ciclo. Nessuna ripetizione attesa confortante.