UN DINOSAURO IN ESTINZIONE

Ho creduto nell’onesta’ delle persone e nella buona volontà. Nella missione del mio lavoro che ha il privilegio di cambiare la vita delle persone. E che la mia missione fosse condivisa come la voglia di misurare e farsi misurare nell’efficacia del proprio lavoro per crescere come professionisti e anche , grazie al merito, nei compensi.

Ma sono illusa. Qui vige la cultura dell’arraffa arraffa ruba ruba. Non c’e’ parola d’onore, non c’e’ impegno, vige la regola del più furbo e del guadagno sempre e comunque. Sono schifata. Ma e’ mia la colpa perché non lo capisco e perché non mi adeguo e perché non mi uniformo. Mea culpa.

Ma sono sola a urlare nel deserto? Mio padre e mia madre mi hanno educato all’impegno, al dovere, alla serietà e all’onore innanzitutto. Cosi’ sono e non posso e non voglio cambiare. Ma sono sola.

Si. Ho peccato di fermezza e di fiducia. Ho peccato di rigore e di impegno e…soprattutto ..ho peccato nel credere a chi mi diceva che credeva in ciò a cui io credevo.

Mi sento un dinosauro in estinzione. Lascio solo il mio lavoro dopo di me. E voglio credere che sia servito. Credo ancora. Ed e’ la mia colpa e la mia condanna. E’ la mia missione. Ad ogni costo.

Poi, quando la speranza vacilla e sento il fardello pesare troppo, incredibilmente mi arriva ogni volta la lettera di un paziente o una persona mi prende le mani e mi ringrazia.
E ne è valsa la pena. Il coraggio riprende quota nel mio cuore e una serenità mi invade. Una leggerezza e un calore mi invade il cuore.
Ne vale la pena. Ne vale la pena

LA VEDOVA NERA

Esistono persone che tengono agguati con dovizia e precisione. Generano fiducia, riconoscimento, sembrano simili a noi, si avvicinano alla nostra famiglia e condividono esperienze e conquiste. Ricevono insegnamento e guida, opportunità lavorative e riconoscimento anche in termini di denaro. Speri di poter delegare su di loro mansioni e compiti di responsabilità che accettano..e poi?

Distruggono tutto quello che toccano, specialmente ciò che hai loro donato: fiducia, anche il tuo nome e la tua reputazione, se possono. Ecco. Se ci fosse una giustizia divina dovrebbero pagarla cara. Dovrebbero trovare sulla loro strada una persona che li ripaghi con gli interessi in modo da capire la sofferenza che generano e la delusione, qualcuno che le danneggi e le imbrogli come loro sanno fare e meglio di loro.

Ma non accadrà perché il presupposto è sbagliato: che siano simili a noi. In realtà non hanno nulla che un altro essere vivente vorrebbe prendere rubare distruggere.   Chi vive di invidia e inganno non ha nessun tesoro da rubare. Come vedove nere rientreranno nel loro buco condannate a un’unica misera esistenza.