Ma si può?
1. 2014 – “Lei Dottoressa non è vero che ha una attività a Romano d’Ezzelino. Tutti i
lavori che avete fatto sono serviti a farvi “il villino”.
Nulla vale un fatturato da paura in quegli anni che presuppone spazi di esercizio adeguati, un sito internet con foto colleghi e ambienti, visite di verificatori della Regione per ottenere l’autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento con tanto di piantine depositate nei Decreti di Giunta regionale relativi.
A nulla vale la richiesta di fare una visita a sorpresa, di presentare testimoni presi tra i pazienti…Dopo 1 anno e mezzo di tira e molla con carte richieste oggi per domani in barba a ogni procedura legale, interrompendo il lavoro per adempiere a richieste sempre più assurde … la visita a sorpresa!
Arrivano in due, dicono ad alta voce di essere dell’Agenzia delle Entrate, perché i pazienti sentano ben bene in sala d’attesa sputtanando l’Azienda e il professionista, e che si generi quel panico e quel timore sottile mirato a soggiogare e intimidire, annichilire, come un serpente inietta il veleno per sbranare le proprie prede inermi.
Oops!!!! C’è l’attività!!! D’altra parte uno psicologo da solo non può guadagnare
così tanto (uno dei due sottolinea: ma hanno anche le spese!), anche se fatturato,
spese, utile, ecc … sono cose diverse e loro dovrebbero saperlo! Infatti lavoravano
nello studio almeno 10 psicologi di cui abbiamo le fatture! Oops! Le spese!!!
2. Ma allora quelle spese di 138.000 euro di lavori per costruire ed adattare 7
studi, da ammortizzare in 20 anni? Eh no li deve ammortizzare in 100 anni!!!
Evviva devo vivere 147 anni!
Da domani tapis rouland e dieta! Perché non gliela posso dare vinta!
La motivazione giusta per dimagrire!
3. Ma avete macchinette caffè con cialde in ogni sede per psicogi, tirocinanti ecc.
Dovete scaricare le cialde a seconda di chi beve il caffè: se proprietari, se
direttore amministrativo è nelle spese previste, se i dipendenti va inserito in
busta paga, se psicologi liberi professionisti è benefit, se pazienti è spesa di
rappresentanza…
La mia replica al commercialista che so non ha riportato al fisco (non so perché
visto che la mia logica è stringente): nessun problema, comprerò una macchina per rilevare le impronte da ogni cialda e per privacy dovremo avere archivio di ogni paziente, familiare ecc. Che passa per il Centro..e poi procedere alla rilevazione classificazione. Mi serve un dipendente full time per le cialde…
Ma una domanda mi sorge spontanea…e per la carta igienica come la mettiamo?
Sacchettini nominali con rilevazione numero strappi usati e conteggio a mano…chi
l’ha usata? Archivio ad hoc … dove? Direi presso agenzia delle entrate…temo di
non avere fortuna nel cercare e trovare un dipendente per questa mansione ad
hoc … lascio a loro la verifica dei miei errori…gli mando tutto regolarmente con
Corriere..